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Il graphic design dei 10 migliori poster cinematografici

Che cosa rende il graphic design di un poster cinematografico iconico? La presenza di una grande star di Hollywood? Non per forza. La replica di una scena classica? Sicuramente no.

L’iconicità di un film è qualcosa che permane nella coscienza pubblica, qualcosa che è diventato talmente riconoscibile che sembra che l’hai sempre avuta davanti agli occhi. È qualcosa che senti appena senti il nome del film, che descriveresti facilmente e che innesca una serie di emozioni ed eccitamento, non importa per quante volte lo vedi. I naifesti dei film scatenano tutte queste cose e molto altro.

Il graphic design dei 10 migliori poster cinematografici

Celebriamo quindi gli esempi più suggestivi e il graphic design dei 10 migliori poster cinematografici

01. Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta

La trilogia di Indiana Jones rimanda ad un tempo in cui gli uomini erano veri uomini, le donne erano vere donne, e gli stereotipi razziali erano veri e propri stereotipi razziali. Questo poster in stile fumetto di Richard Amsel è il sogno di ogni ragazzo – con tanto di frusta, pistola e cappello da avventuriero.

Amsel, che è morto nel 1985, ha anche creato poster in graphic design per il blockbuster del 1980 Flash Gordon. “Se creo o disegno qualcosa che porta le persone nel regno della fantasia, allora sento che ho realizzato qualcosa”, ha detto una volta alla rivista Star Note. In questo caso, l’ha fatto di sicuro.

02. E.T. L’extraterrestre

Mentre era ancora al college, John Alvin era un freelance per l’art director di Hollywood, Anthony Goldschmidt. Non sapeva che la sua gavetta avrebbe aperto la strada ad una carriera durata 35 anni e 135 film. Stava lavorando come illustratore presso uno studio di animazione quando Goldschmidt lo raccomandò per creare il manifesto per una parodia di Mel Brooks. Alvin avrebbe continuato a creare poi poster per film come Blade Runner, La Bella e la Bestia, Gremlins e questa splendida creazione per E.T.

Spielberg dice di aver suggerito la reference della “creazione di Adamo” di Michelangelo. Per Alvin, che morì nel 2008, il progetto contiene anche un tocco personale: la mano del bambino nel poster appartiene a sua figlia, Farah.

03. Jurassic Park

Che roba geniale era questo film? La storia di un parco a tema dinosauri, con merchandising fatto apposta per quel parco immaginario, marketing che poi raddoppia nella vita reale. Questo poster, con i resti del T-Rex che sembrano prendere vita e incombere sulla Natura, ha trasmesso la voglia ai giovani teenager di correre al cinema a vedere dei pericolosi inseguimenti fra T-Rex costruiti in CGI.

04. La Cosa

È il 1982, e il telefono del designer Drew Struzan squilla: il reparto di produzione della Universal ha bisogno di un poster per un remake e loro non hanno nessuna idea, né foto di repertorio utili. Struzan ha una vaga idea del concept del film, indossa un giaccone pesante e si fa scattare una foto in controluce dalla moglie, e poi la fa replicare dal suo studio in 35 mm. Riadattano il concept e voila: il poster perfetto, misterioso, teaser, per un film terrificante. L’esperienza diventa migliore una volta visto il film.

Se stai realizzando un lavoro di graphic design, non commettere questi errori!

05. Ritorno al futuro

Ritorno al futuro è stato, e rimane, sci fi per tutti. Rivolto a gente comune piuttosto che per i geek sci-fi, la trilogia di viaggio nel tempo di periferia ha mantenuto la sua popolarità nel corso delle generazioni e ancora oggi non ha un aspetto datato.

Il design è stato replicato per i successivi due episodi.

06. American Beauty

È facile rincorrere ossessivamente l’età d’oro del cinema mainstream, gli anni ’80, e dimenticare tutti quei piccoli capolavori che gli anni ’90 avevano da offrire. American Beauty era uno di quelli, che prendeva la monotona e sicura vita di provincia, per scardinare tutti i nostri preconcetti e sicurezze.

Il film ruota attorno a una scena indimenticabile di una studentessa nuda, bagnata in un letto di rose, che gioca un ruolo centrale nella fantasia di un uomo di mezza età. Quella scena è maliziosamente accennata in questo suggestivo manifesto creato dall’agenzia pubblicitaria Pulse. La tipografia è, giustamente, messa in secondo piano, dando spazio all’immagine e lo slogan seducente ‘da un’occhiata più da vicino’ imprime un sottile messaggio del surrealismo squallido che permane nel film.

07. Moon

Uno degli studi di design più interessanti e prolifici degli ultimi anni, la All City Media è la responsabile del manifesto per l’originale debutto sci fi di Duncan Jones, “Moon”.

Secondo le note ufficiali dell’Agenzia di Londra sul poster:

“I temi principali del film sono la solitudine, l’isolamento, la follia e la rinascita. Abbiamo creato un’ immagine che ha esplorato questi temi e che stilisticamente ha preso influenze dalla fantascienza anni Sessanta e Settanta”.

Il manifesto è zeppo in indizi sulla luna e sul tema del film, dallo sfondo nero fino ai cerchi concentrici che si stringono attorno alla figura del protagonista. Guarda anche come il nome dell’attore è disegnato in alto a sinistra: Sam Rockwell è replicato più volte, e ogni copia sembra scomparire dietro l’altra.

08. Blade Runner

Se Star Wars ha aperto l’immaginazione di tutti i bambini, Blade Runner ha posto interrogativi degli uomini e donne adulte. Il poster realizzato di John Alvin rappresenta la grande architettura del film, l’oscuro e il pericolo della tecnologia insito nel film.

Conoscevi l’artwork di Star Wars: Il risveglio della Forza?

09. L’esorcista

Quando si è trattato di progettare il manifesto per L’esorcista, il brief di Bill Gold era molto chiaro. In nessun modo bisognava usare l’immagine della ragazza posseduta dal film. In realtà, non ci dovevano essere connotazioni religiose.

In un primo momento, la squadra di Gold scattò alcune foto originali. La ragazza non posseduta, sdraiata sul letto, sorridente, una porta poco aperta da un lato per suggerire che qualcosa di brutto è in agguato. Tuttavia, le proposte vennero bocciate tutte.

Venne scelta l’immagine del prete che si ferma con la valigetta fuori dalla casa, illuminato dalla luce che sembra uscire da una camera. Proprio Gold disse che “Quando guardi la foto, sai immediatamente che qualcosa di brutto sta per succedere da un momento all’altro”.

10. Anatomia di un omicidio

Quando si trattava del graphic design di un poster, la filosofia di Saul Bass era semplice: “simboleggiano e riassumono”. Anatomia di un omicidio, è il riassunto perfetto. Il cadavere sezionato, diviso in sette pezzi, è adagiato su uno sfondo arancione. Semplice ma sorprendente, non c’è da meravigliarsi perché i suoi manifesti sono stati spesso imitati, ma mai battuti.

Menzioni speciali per: Metropolis, Vertigo, Lo Squalo, Alien e Ghostbusters.

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