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Come organizzare un file psd. Il galateo di Photoshop.

Segui queste regole, e i tuoi colleghi ti vorranno bene. Infrangile, e scatenerai la loro ira.

Come graphic designer, utilizzerai Photoshop per qualsiasi operazione di fotoritocco, anche se ti capiterà di usare ogni tanto qualche alternativa al software della Adobe. E a un certo punto della tua carriera avrai un posto di lavoro o un progetto nel quale ti verrà richiesto di passare i tuoi file Photoshop a qualcun altro.

Molti di noi hanno affrontato “l’altra” parte, quella della ricezione, e c’è sempre quel momento in cui apri il file PSD e pensi: “E che cavolo” (autocensura). Quindi, se vuoi evitare di danneggiare le relazioni con i clienti e farti una buona reputazione all’interno della comunità di design, prova a seguire questi consigli di buon galateo, quando ti troverai ad organizzare un progetto con Photoshop.

Come organizzare un file psd. Il galateo di Photoshop.

1. Nomina i livelli

Sì, è noioso come sembra, ma è necessario nominare tutti i livelli. Questa è la regola più elementare di tutti. Non c’è niente di più fastidioso di cercare di trovare un certo livello, all’interno del file che contiene innumerevoli “copia di livello”.

Una volta nominati, organizza i livelli in cartelle, il che ti consente di muoversi e accendere / spegnere le sezioni e livelli con grande facilità. Quei livelli che non devono essere spostati o modificati accidentalmente, come sfondi o elementi solidi, devono essere etichettati con il lucchetto. Un buon modo per completare il proprio lavoro e farlo in maniera pulita, è controllare se esistono livelli vuoti inutili (verificando con Cmd + T). Saresti sorpreso di quanti ne esistano.

2. Struttura i file in maniera logica

Stabilire una semplice convenzione di denominazione, non sarà utile solo a te, ma potrebbe esserlo anche per tua nonna, casomai navigasse fra i file del tuo progetto Photoshop. Nominare come “Nuovo”, “Ultimo” “Finale” non sarà d’aiuto, perché ti garantisco che non sarà quello il file “Finale”…Un buon esempio di dominazione potrebbe invece essere “Nome_Tipo_Size_Versione n ”

Perché questa sequenza? Il nome fa riferimento al progetto/azienda, il tipo è la destinazione (web, social, stampa, ecc) size è applicabile in certe condizioni dove hai vare dimensioni della stessa immagine, mentre versione è il numero di revisione del file, ed è ovviamente un numero progressivo. È anche buona norma salvare i progressi in un’altra cartella, in modo da non sovrapporre tutti i cambiamenti. Nomina la cartella nello stesso modo.

3. Applicare una sola maschera.

Questo consiglio fa riferimento al punto 2. Perché applicare 10 maschere su 10 livelli Photoshop quando puoi raggrupparli e applicare una sola maschera? Lavori meno se lavori meglio.

4. Salva i tuoi progressi

Lo strumento penna è fondamentale per il graphic designer, è come la spada laser del Jedi. Meglio lo utilizzi, più potenti diventeranno le tue abilità. Quindi, una volta che hai passato ore ad eseguire il tracciato, assicurati di aver salvato ogni passaggio, altrimenti si rischia di dover rifare tutto da capo più avanti nel progetto.

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5. Mai allungare le immagini

Mai usare lo stretch per immagini o vettoriali, specialmente quelle con angoli arrotondati. Ridisegna sempre da capo, in modo da ottenere la forma e lo stile corretto. È meglio usare lo strumento scala (verso il basso, mai verso l’alto) e trasforma, ma non allungare a dismisura. Lo stesso vale per le font. Qualsiasi cosa tu faccia, non allungare mai le immagini: è davvero poco professionale.

6. Allinea gli elementi

Una caratteristica di un buon designer è l’allineamento. Quindi serviti del righello e agganciati ai pixel, ai livelli, alla griglia, insomma, a qualsiasi cosa, ma allinea gli elementi. In modo i tuoi disegni saranno a prova di pixel e saranno facilmente “leggibili” per gli occhi.

7. Applica gli effetti con grazia

Evita di fartib tentare da filtri e effetti come sovrapposizione colore, ombra, bagliore, ecc da applicare alla tua grafica. L’obiettivo è quello di lavorare di fino, conoscendo gli strumenti e sapere quando utilizzarli. Gli effetti devono solo completare il design e l’esperienza di fruizione. Il segreto è usarli finemente.

Se vuoi applicare lo stesso effetto su più elementi allora la regola è sempre quella di copiare e incollare stili di livello per avere gli stessi effetti. Attenzione all’illuminazione, e quando applicarla. Se hai dubbi, spegni l’effetto e lavora senza, in modo da poter personalizzare qualsiasi effetto a tuo piacimento. In caso contrario, il rischio è di trovarsi un giorno a domandarsi chi ha cambiato tutti gli effetti del tuo file.

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8. Raccogli stili e immagini non utilizzate.

Dopo che hai sperimentato con vari stili o immagini, è buona norma raggruppare tutti questi elementi non utilizzati in una cartella denominata ad esempio “inutilizzato”. Ti consiglio di tenerlo spento, in fondo al tuo progetto. Questa è un’eccezione alla regola dei livelli vuoti da eliminare, ma conviene seguirla in caso di dover fare modifiche rapide e veloci.

09. Lettura a prova di bomba

La maggior parte dei graphic designer non è portata alla scrittura e spelling, ma prima di consegnare il progetto, bisogna assicurarsi di aver letto e riletto tutti i testi presenti sull’immagine disegnata, soprattutto quelli copiati-e-incollati. Tutti i testi devono essere chiari e leggibili, anche da tua nonna che è mezza cieca.

10. Rendere tutto facile da trovare

Una volta che hai finito la grafica, assicurati di riporre il file Photoshop in un luogo pertinente con tutte le immagini di stock, file Web, e così via nelle vicinanze – quindi non in una cartella a caso, chiamata ‘file del progetto’ o ‘varie’. In quel caso, quasi sicuramente non riuscirai a ritrovarlo, e figurati se ci riuscirà qualcun altro…

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