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Come costruire un logo di successo

Una breve guida al “logo design”

Progettare un logo è sicuramente un lavoro stimolante per qualsiasi creativo. In un certo senso è la prova del nove: le competenze tecniche sono sicuramente il primo step da cui partire anche se non si può prescindere da una certa attitudine all’estetica e al buon gusto.

Se la nostra idea è di sederci al pc e in poche ore progettare e ricreare un logo accattivante stile Nike o Apple forse è il caso di prendere una boccata d’aria e ripartire da zero. Ogni grafico che si rispetti sa quanto sia difficile concretizzare un’idea, raccontare con un simbolo una storia, dare un’identità a qualcosa che non è tangibile.

Difficile ma non impossibile. Non sveleremo la formula vincente per realizzare il logo dell’anno ma sicuramente analizzeremo quei fattori essenziali per realizzare un buon lavoro. Nessuna regola. Non il modus operandi per eccellenza ma uno dei possibili.

Armiamoci di tanta volontà, curiosità e di tempo, si comincia!

Logo, logotipo e marchio: la guerra dei mondi

Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza sulla terminologia da utilizzare: mettiamo da parte questi inglesismi tanto di moda e vediamo nel dettaglio “come definire cosa”.
Il grafico deve sapere l’etimologia e il significato di tutti gli elementi del proprio mestiere, su questo occorre essere inflessibili. Certo, un cliente poco esperto potrebbe non farci caso ma perchè partire con il piede sbagliato?

Il logo è la scritta che rappresenta graficamente un prodotto, un servizio o un produttore attraverso caratteri (font), colori e forme accuratamente studiate.

Il logo diventa logotipo quando unisce al logo (la parte scritta per intenderci) un simbolo (il marchio).

Il brand o marca, comprende non solo il simbolo che identifica nello specifico l’azienda ma anche tutto ciò che evoca, i valori, l’anima e la personalità.

Chiarito l’obbiettivo del nostro lavoro, possiamo rimboccarci le maniche e passare alla parte più dura.

Le origini di un logo: crearlo con carta e penna

Prima di creare piccole bozze mediante appositi programmi di grafica vettoriale, può essere utile scrivere un documento in cui raccogliere informazioni e immagini sul progetto. Una piccola banca dati dove appuntare di volta in volta idee, commenti e tutto ciò che può semplificarci il lavoro.

A questo punto, definite le nostre idee, non rimane che iniziare a realizzare schizzi e prove a matita: cosa c’è di meglio dell’impatto visivo? Non fermiamoci ai primi disegni.

Se l’idea non ci convince vuol dire che l’idea non funziona.

La parola “funzionalità” per creare un logo vincente

Spesso in fase di progettazione si passa attraverso diversi stati emotivi/creativi che rendono il lavoro piuttosto complicato: dal blocco creativo che può tenerci inermi per ore a slanci di creatività che ci portano a pensare che il nostro sia il progetto del secolo. Occorre rimanere con i piedi per terra e analizzare con lucidità quanto stiamo facendo.

L’innovazione non può avvenire se non si conoscono e non si sanno applicare le basi. Senza una buona conoscenza di queste si rischia di non saper giustificare le proprie scelte in modo sensato.

Sbarazziamoci di tutti gli elementi che non sono assolutamente necessari. A cosa serve un progetto sensazionale se non è funzionale per il nostro cliente?

Riprendiamo il nostro documento iniziale e poniamoci tutte le domande di partenza. Ciò che non è funzionale non serve!

L’autostima di un logo riconoscibile

Il logo deve comunicare con il target di riferimento, deve essere riconoscibile e facilmente riconducibile a chi lo osserva. Deve essere forte sia a livello visivo che emotivo: ricordiamoci che il logo deve parlare di sè e della sua storia. La bassa “consapevolezza” del marchio è la prima causa di fallimento.

Chi vorrebbe riconoscersi in un elemento senza personalità? Pensiamo al logo Nike. Quanta potenza in un elemento così semplice?

Un logo per esser forte deve viaggiare nel tempo e nello spazio. Rincorrere le mode del momento può essere un’arma a doppio taglio.

Essere creativi (questo termine racchiude in un certo senso al suo interno il concetto di passione) è anche questo: porsi tante domande e ogni tanto..imparare dagli errori!

Quali sono i tuoi step per creare un logo di successo?

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