Ha preso piede negli ultimi anni grazie alla diffusione massiva di internet, ma il vaporware è un fenomeno che esiste da molto più tempo e che con l’avanzare della tecnologia ha solo incrementato i suoi effetti. Vediamo insieme di cosa si tratta e perché bisogna essere pronti a riconoscerlo!
Cosa sappiamo del vaporware
Ti è mai capitato di seguire con attenzione lo sviluppo di un prodotto e, da un momento all’ altro, perderne ogni traccia? Hai mai notato strani comportamenti di aziende, anche importanti, che prima presentano in pompa magna un articolo di prossima uscita, ma che poi sembra venir dimenticato per sempre nei meandri del web?
Se ti sei ritrovato in uno di questi episodi o stai ancora attendendo l’uscita di Half-Life 3, allora quasi certamente ti sei scontrato con un Vaporware.
Detto in parole più profane, questo fenomeno è una strategia di marketing atta a richiamare l’attenzione del pubblico per un determinato periodo di tempo su un prodotto di cui, nel 90% dei casi, esiste solo un’ idea o un concetto ma nessun prototipo fisico o data effettiva di rilascio.
Molte grandi aziende lo fanno per raccogliere dati e capire i desideri della propria clientela analizzandone le reazioni. Si tratta in pratica di un abuso dell’ Hype, per comprendere qual è la domanda del mercato.
Come si riconosce il vaporware?
Esistono alcuni segnali abbastanza chiari che possono farci intuire che siamo in presenza di un vaporware. Date non annunciate o ancora troppo aleatorie, promesse tanto incredibili da sembrare irrealizzabili, tecnologie nuove di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima, sono solo alcuni di essi.
Essere entusiasti delle nuove proposte del mercato è sacrosanto, ma discernere la fattibilità di qualcosa dalla mera pubblicità, è nostro dovere come consumatori. Soprattutto in un periodo storico in cui i progetti dei privati possono essere finanziati “sulla fiducia” dagli estranei: il famoso crowdfunding.