Che cosa è cambiato nell’ ultimo anno nella grafica editoriale? Perché il 2018 ha segnato una svolta in questo ambito professionale? In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i cambiamenti importanti, già avvenuti e tutt’ ora in atto, che porteranno ad un nuovo modo di concepire questo lavoro ancora poco conosciuto ma così fondamentale.
Grafica editoriale: di cosa si tratta?
Si sente spesso parlare di grafica editoriale ma ben pochi sanno in cosa consiste questa professione e quanto sia importante all’ interno del meccanismo che porta alla creazione di un giornale e non solo. Cosa fa dunque un grafico editoriale di preciso?
In realtà questo libero professionista svolge moltissimi compiti differenti: egli non è infatti solo colui che decide come impostare la grafica ed il layout di una pagina, ma ha anche l’onere di dialogare con gli sponsor, accordandosi sulla pubblicità da inserire, come impaginarla, oltre che dover comunicare al tipografo i colori, il formato di caratteri da utilizzare eccetera.
Il ruolo che ricopre è altamente specializzato ed importante perché tutto il processo di realizzazione di un quotidiano, di una rivista o di un annuncio avvengano nella maniera corretta. Il lavoro è frenetico, contraddistinto da un notevole stress con consegne all’ ultimo minuto e la necessità di essere flessibili e dinamici per assecondare le visioni dei clienti.
Il 2018 e la nuova faccia della grafica editoriale
Con il 2018 la grafica editoriale, rispetto a come eravamo abituati a conoscerla, ha subito una svolta epocale. Il tutto è partito da un bando che prevedeva finanziamenti interessanti a tutte quelle testate giornalistiche che avessero aderito all’ iniziativa di trasporre in formato digitale i propri contenuti cartacei.
La corsa alla digitalizzazione di riviste, quotidiani, magazine e simili, ha quindi richiesto una sorta di “level up” nelle competenze dei professionisti di questa disciplina, che hanno dovuto imparare ad interfacciarsi con altre figure quali: esperti di SEO, copywriter e web designer.
A livello pratico, nonostante i programmi utilizzati siano pressoché i medesimi, serve una buona conoscenza della piattaforma su cui di andrà a pubblicare, dei formati più leggeri per ottimizzare i tempi di caricamento del sito web e tantissime altre cose che chi aspira ad essere ancora competitivo in questo settore deve tassativamente conoscere.