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I 5 clienti che un graphic designer non vorrebbe avere

“Si tratta di uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare…”

Così citava un famosissimo film di Sergio Leone. In effetti il mestiere del creativo non è dei più semplici: notti insonni, elevate quantità di caffeina, dolori articolari per le numerose ore passate al pc.

Per carità, ogni lavoro ha le sue difficoltà ma sento il dovere morale di difendere  la categoria dei bistrattati per eccellenza: quella dei graphic designer.

Faccio questo lavoro da poco tempo ma so quanto possa essere impegnativo gestire le situazioni problematiche: non è un compito facile, occorre molta pazienza, una buona dose di empatia, e tanta, tanta capacità di negoziazione soprattutto quando si lavora a stretto contatto con il cliente.

Anatomia del cliente im(perfetto): prontuario del graphic designer

A volte siamo in grado di riconoscere il cliente sbagliato al primo colpo; molto spesso, invece, ce ne accorgiamo quando la via di fuga è ormai lontana.

La mia esperienza personale, non a caso, mi ha portato ad individuare specifiche tipologie di clienti. Mi sono divertita a definire un vero e proprio identikit, una sorta di guida per tutti i miei colleghi creativi e futuri tali che oggi si affacciano al mondo del lavoro.

Ho così individuato 5 tipi di cliente, vediamoli insieme!

1# Il conoscente

L’amico lontano, il parente mai conosciuto che spunta all’improvviso chiedendoti di realizzare “una cosuccia (un sito web, un marchio per un’azienda, una pubblicità) veloce veloce” e a gratis (sì, a gratis, quella parola che ogni giorno uccide migliaia di grafici in tutto il mondo!) in cambio di fama e gloria.

Lascia da parte i sensi di colpa e ricorda che il tuo lavoro ha un costo!

2# Lo stalker

Non importa l’ora, non importa il luogo: il lavoro è lavoro. Lui ti vorrà bello attivo a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ti chiamerà, ti inonderà di mail o sms, pretendendo di finire il lavoro in anticipo.

La disperazione sarà tanto forte da spingerti a negare a te stesso la condizione di grafico.

3# L’esigente

L’esigente si presenta con un aspetto molto curato e austero. Parla poco, medita molto. Scruta nel dettaglio ogni mossa del graphic designer per poi coglierlo in fallo.

La sua pressione psicologica è in grado di spingerti al limite. Le sue mail partono sempre con una premessa tanto vaga quanto terribile “C’è qualcosa che non mi convince ma so che puoi fare di meglio!”.

Prendi fiato e ricorda che presto tutto questo sarà solo un vecchio ricordo.

4# Il fuggitivo

Il più temuto, il più pericoloso, colui che una volta terminato il progetto fingerà un’amnesia improvvisa pur di non pagarti.

Si negherà ogni giorno, cercherà di prendere tempo raccontandoti quanto sia difficile portare avanti l’azienda in un momento di crisi. Sii forte e non mollare la presa!

5# L’affaccendato

Ci sentiamo più tardi, ora sono in riunione”. Per lui non sarà mai il momento giusto. L’affaccendato sarà sempre troppo impegnato per parlare a telefono o leggere le tue mail.

Ti costringerà a brancolare nel buio per giorni, a creare mille varianti dello stesso progetto in attesa di un suo parere.

Non spaventarti, sii propositivo!

Un progetto grafico (che si tratti di web, carta stampata o altro), richiede sicuramente una forte collaborazione tra il grafico ed il cliente, non solo perciò che riguarda l’ideazione ma anche per la realizzazione del progetto stesso.

Aiuta i clienti a capire “il perché” delle tue scelte, qual è il tuo punto di vista, come stai sviluppando il lavoro: il cliente ti asseconderà molto di più o quantomeno sarà disposto a valutare un’opinione diversa dalla sua.

E tu con quanti di questi clienti im(perfetti) hai avuto a che fare?

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