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5 alternativi approcci al graphic design

Se vuoi farti strada nel campo professionale del graphic design, hai bisogno di rivolgere le tue abilità in una direzione che unisca differenti approcci: dallo studio classico del design, alla composizione, fino alle tecniche base e avanzate del ritocco e fotoritocco.

Non dimenticare però che potresti aver bisogno anche di approcci alternativi, in modo da guardare alle cose differentemente, e trovare sempre nuovi spunti per i tuoi lavori.

La progettazione del graphic design infatti coinvolge anche un viaggio interiore ed esteriore della consapevolezza di sé stessi.È importante sapersi guardare dentro, mentre si lavora per l’esterno.

L’apprendimento e la creatività spesso si possono esprimere attraverso tecniche di auto-scoperta, e molti graphic designers possono utilizzare queste tecniche per sfruttare le esperienze emozionali invocate dal problema di progettazione che stanno cercando di risolvere.

La maggior parte dei designers sono infatti sempre occupati negli approcci rivolti verso l’esterno. Ma entrambi i viaggi sono fondamentali per la creazione del progetto e possono favorire una più profonda comprensione e l’assorbimento di materiale nuovo.

Molte tecniche sono state discusse sul Web e fuori, ma ispirandomi alle teorie di Diane Simpson, ecco quali sono i 5 alternativi approcci al graphic design:

5 alternativi approcci al graphic design

01. Essere consapevoli

La consapevolezza è una grande parola chiave. In pratica, le tecniche di consapevolezza hanno lo scopo di aiutare le persone a concentrarsi sul problema a portata di mano, e a ridurre la distrazione. I graphic designers che praticano tecniche di consapevolezza sono aiutati a fare chiarezza sul problema di progettazione.

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02. Essere empatico

L’immagine dell’empatia è quella di camminare nei panni emotivi delle persone per le quali stiamo creando il nostro progettando. In questa fase, bisogna integrare una visualizzazione dello scenario, in modo da combinare concetti estranei a noi, attingendo a informazioni memorizzate nel subconscio.

Questa tecnica può consentire ai graphic designers di incarnare e vivere il problema di progettazione del loro target di mercato, e imparare e apprezzare gli elementi che influenzano la domanda per la quale stanno disegnando la risposta, come la cultura, sesso ed età.

03. Utilizzare tutti i sensi

L’abilità sensoriale è un approccio olistico che incoraggia i progettisti ad utilizzare tutti i loro sensi – non solo la vista – nella progettazione di una grafica. Concentrandosi sulla loro risposta emotiva al tatto, gusto, olfatto e udito, così come la loro visione, è possibile per i designers sviluppare non solo la linea e la forma, ma anche il marchio di un prodotto. Arricchisce e anima il loro modo di realizzare opere in graphic design.

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04. Essere drammatico

Seriamente. C’è una ragione per cui agli studenti si dice di “essere” un albero, a scuola di recitazione. Lo sappiamo tutti. Allora, perché noi graphic designers non dovremmo usare questo metodo e provare a diventare la grafica che stiamo realizzando? Come ti sentiresti al suo interno? Non essere timido, fai un tentativo.

05. Siediti sul pavimento

È il momento per i graphic designers di mettersi a terra assieme i bambini. Letteralmente. Essi dovrebbero mettersi sul pavimento quando disegnano proprio come hanno fatto quando erano piccoli. Li aiuta a rilassarsi, concentrarsi, bloccare le distrazioni e centrare l’obiettivo. Prova a fare i tuoi schizzi su un foglio, steso sul pavimento a pancia in giù. Se sei in ufficio però, tranquillizza tutti i tuoi colleghi che non sei impazzito.. 😉

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